Perugia, regina di libri. E di biblioteche, fiore all’occhiello del sistema culturale cittadino. Due le imprese maggiori compiute nell’anno trascorso, per la città che conta il maggior numero di strutture civiche d’Italia in relazione alle sue dimensioni: tra le 9 biblioteche di proprietà comunale, l’Augusta è stata restituita ai cittadini valorizzata e riqualificata, mentre gli Arconi hanno spento la prima candelina collezionando il traguardo imprevisto degli 80.000 accessi annuali, con punte di 9mila utenti accolti in un mese. Nel 2024 occhi puntati su Villa Urbani, destinataria di 900.000 euro già stanziati a bilancio per restituire l’immobile ai cittadini. Una rete culturale che ha rappresentato un approdo sicuro per 300.000 utenti negli ultimi 5 anni e che rende giustizia all’anima critica e fervente degli abitanti della città del Grifo.
“Ma il bilancio complessivo – spiega Leonardo Varasano, assessore alla Cultura del Comune di Perugia, introducendo la conferenza stampa conclusiva del 2023 – è molto più ampio. Perchè accanto all’apertura della nuova Biblioteca degli Arconi e alla riapertura della più antica Biblioteca Augusta, c’è un sistema bibliotecario cresciuto e arricchito nella sua totalità. Dal 2019 ad oggi, abbiamo istituito una piazza culturale a Ponte San Giovanni con l’inaugurazione di Biblionet, la casa di vetro che ha regalato ai cittadini un cuore civico al quale poter far riferimento. Nuova sede per la Biblioteca delle Nuvole, la più grande biblioteca di fumetti d’Italia divenuta tra le più grandi d’Europa. Nuova e ampia sede per la Biblioteca Specializzata in Americanistica “Tullio Seppilli” e sede rinnovata per la Biblioteca Federici di Ripa, un vero gioiello. Luoghi di una socialità sana ed edificante, che ci permettono di combattere la povertà educativa divenendo sempre più solidi e vivaci”.
Non cronache isolate dunque, ma la storia di una visione di lungo periodo. Alla quale peraltro, i presenti sembrano avere tutta l’intenzione di dare seguito per tutto il prossimo quinquennio. Interviene il sindaco uscente Andrea Romizi: “Le sedi bibliotecarie sono al centro dei piani di rigenerazione urbana che l’Amministrazione ha avviato e che proseguirà in futuro. In questi cinque anni gli investimenti hanno raggiunto i 10 milioni di euro, in un lavoro realizzato insieme a tutti i dipendenti del sistema bibliotecario, la vera risorsa di questo successo. E il prossimo anno proseguirà con la sfida della rimessa a nuovo di Villa Urbani, che nessuno vuole vendere ma che tutti restituiremo ai cittadini”.
Una città che conta poco più di 165mila abitanti, con un numero assoluto di luoghi della cultura dedicati alla consultazione e al prestito di libri, maggiore di qualunque altra città italiana delle sue dimensioni. Con le sue nove biblioteche (Biblioteca Augusta, Biblioteca degli Arconi, Biblionet, Biblioteca Sandro Penna, Biblioteca San Matteo degli Armeni, Biblioteca di Villa Urbani, Biblioteca delle Nuvole, Biblioteca di Ripa e Biblioteca Specializzata in Americanistica “Tullio Seppilli”), Perugia non teme il confronto né con Reggio Emilia (171mila abitanti, 7 biblioteche civiche) né con Reggio Calabria (171mila abitanti, 1 biblioteca civica) e nemmeno con Padova (207mila abitanti, 7 biblioteche civiche). “Una gestione – specifica Roberta Migliarini la dirigente d’area Servizi alla persona del Comune – che ci ha permesso di accedere a fondi dal Ministero della Cultura per un totale di 250mila euro solo per gli investimenti sulla valorizzazione del patrimonio librario, che per noi sono un’enormità. Così come importanti sono stati i 18mila euro per aver fatto parte attiva dell’anno delle celebrazioni dantesche”.
Perugia si avvia ad una nuova campagna elettorale da regina di libri. E di biblioteche.
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