“Il via libera del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) alla prima sperimentazione in campo di piante ottenute con genome editing in Italia è un decisivo passo in avanti per rilanciare finalmente la ricerca italiana in agricoltura”. Ad affermarlo è Assosementi, l’associazione che rappresenta le aziende sementiere italiane. Vale a dire che rappresenta gli interessi dell’industria agricola, la quale fonda il proprio business sulla registrazione dei brevetti di nuove varietà vegetali. E ad autorizzare l’anticamera della commercializzazione di sementi ottenute tramite le nuove tecniche genomiche, è proprio il Ministro dell’Agricoltura di un partito tradizionalmente ferreo nell’opposizione a quelli che una volta si chiamavano OGM.
Il MASE ha autorizzato la richiesta del team dell’Università di Milano, guidato dalla Professoressa Vittoria Brambilla, di testare in pieno campo una varietà di riso capace di resistere a una malattia causata da un fungo, ottenuta mediante le TEA. Ovvero le Tecniche di Evoluzione Assistita in italiano. Per una volta più onesti gli inglesi, che le chiamano invece New Genomic Techniques.
“Si tratta di una decisione che abbraccia l’approccio scientifico e che afferma con forza l’importanza dell’innovazione per lo sviluppo sociale ed economico del nostro Paese”, ha dichiarato Alberto Lipparini, Direttore di Assosementi. Questo è solo un esempio delle molteplici possibilità che possono garantire questi straordinari strumenti. Grazie alle TEA, infatti, possiamo selezionare varietà in grado di adattarsi meglio agli effetti della crisi climatica, con un elevato potenziale produttivo e che necessitano di un minor utilizzo di input chimici. Ci auguriamo che tanti altri ricercatori italiani possano seguire l’esempio dell’Università di Milano. La nostra agricoltura ha urgente bisogno dell’innovazione per rimanere competitiva nel mercato globale e garantire contemporaneamente la sostenibilità delle produzioni” ha aggiunto Lipparini.
“Al tempo stesso, il nostro auspicio è che le istituzioni possano continuare a sostenere la ricerca. Per questo riteniamo che la costituzione di una rete di centri di ricerca pubblica e privata di eccellenza e l’istituzione di un fondo destinato alla ricerca applicata siano elementi chiave per moltiplicare gli sforzi del progresso scientifico sulle TEA in Italia” ha concluso Lipparini.
I più maliziosi pensano invece che si tratti di un altro grande regalo all’industria agricola, che detiene il monopolio delle sementi brevettate. sarà davvero sostenibilità?