(Adnkronos) – Negli ultimi 10 anni, dal 2013 al 2023, Birra Peroni ha registrato un calo del 24% delle emissioni di Co2, del 31% nell’utilizzo di energia termica, ma anche un -10% sia nell’utilizzo di energia elettrica, sia nei prelievi idrici per ettolitro di birra prodotta, con riferimento ai 3 stabilimenti di Bari, Padova e Roma. Sono alcuni dei dati del Rapporto di Sviluppo Sostenibile 2023 dal titolo ‘Connettiamoci al futuro’ presentato oggi e che combina la visione di lungo termine dell’azienda sulla sostenibilità al Purpose del Gruppo Asahi di cui è parte – Creare connessioni di valore – per generare un impatto positivo sul pianeta e la società. Il documento, redatto in conformità ai ‘Gri Sustainability Reporting Standards’ e sottoposto a verifica esterna da parte di Kpmg, riassume nei 4 pilastri della strategia di Birra Peroni – people, planet, portfolio e profit (persone, pianeta, portfolio e profitto, ndr) – il percorso in ambito di sviluppo sostenibile dell’azienda. Questi risultati importanti – si legge in una nota – sono legati agli investimenti per l’innovazione e il miglioramento continuo dei processi produttivi e alla rilevanza delle azioni quotidianamente messe in atto dalle persone di Birra Peroni in ambito di efficientamento energetico ed idrico. A contribuire a questo risultato sono anche progetti specifici che l’azienda ha implementato nel corso degli anni come le prime applicazioni in ambito di intelligenza artificiale, l’attivazione presso lo stabilimento di Bari di un parco solare che trasforma in energia termica la radiazione solare catturata, così come l’uso della tecnologia Opticlean per ottimizzare l’uso di acqua nei processi di pulizia delle linee produttive. Inoltre, insieme a tutti i partner di ‘Campus Peroni’, l’azienda sta contribuendo alla definizione e all’implementazione progressiva di soluzioni all’avanguardia anche al di fuori del suo perimetro industriale, per contribuire a mitigare gli impatti ambientali connessi alla filiera cerealicola, migliorandone la capacità di adattamento al cambiamento climatico. “Siamo orgogliosi di presentare il nostro Rapporto di sviluppo sostenibile – afferma Federico Sannella, direttore Corporate Affairs di Birra Peroni – perché, al di là dei risultati, questa è per noi un’occasione di promuovere una riflessione interna ed esterna più ampia sulla complessità delle sfide che stiamo affrontando. Come indicato dal titolo che abbiamo scelto, siamo convinti che solo se ci ‘connettiamo’, se facciamo sistema, possiamo davvero creare un futuro migliore per le comunità in cui operiamo. Penso ad esempio alla decarbonizzazione del settore imballaggi, un tema complesso che richiede soluzioni dal produttore al consumatore, alle tecnologie necessarie per raggiungere la neutralità carbonica negli stabilimenti produttivi, o anche alle sfide legate allo stress idrico e all’uso efficiente dell’acqua. Su alcune di queste sfide abbiamo già iniziato a lavorare con un approccio sistemico, come nel caso della filiera cerealicola con Campus Peroni, ma sappiamo che c’è ancora molto da fare per raggiungere risultati significativi”. Andando oltre la sostenibilità ambientale, all’interno delle dimensioni ‘people’ e ‘portfolio’, un altro tema che rappresenta un importante focus per l’azienda è quello del consumo responsabile. Insieme agli investimenti legati alla produzione, tra cui 5 milioni di euro impegnati nell’impianto di dealcolizzazione dello stabilimento di Roma, e la sempre maggiore attenzione alle referenze a basso o nullo contenuto alcolico – come testimonia la recente partnership tra Peroni Nastro Azzurro 0.0% e Scuderia Ferrari HP- l’azienda ha adottato da anni una politica sulla comunicazione commerciale dei suoi prodotti ancora più stringente rispetto ai regolamenti vigenti e ha coinvolto il 100% dei suoi dipendenti in momenti di formazioni sul tema. Sempre con riferimento agli aspetti ‘people’ – conclude la nota – particolare attenzione è posta anche ai temi della diversità, equità ed inclusione, che ha portato Birra Peroni ad essere la prima azienda nel settore birrario a ottenere la Certificazione sulla Parità di Genere UNI/PdR 125:2022. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)