Le inondazioni che hanno colpito l’Europa centrale non hanno risparmiato i parchi zoologici di Austria, Repubblica Ceca, Ungheria, Romania e Slovacchia. Il ciclone Boris imperversa da giovedì della scorsa settimana, ha mietuto almeno 21 vittime e ha provocato danni agli zoo di Bratislava, Ostrava, Wroclaw e Brno. Nessun animale risulta ferito. Tra allagamenti, alberi caduti e reparti distrutti, negli ultimi due giorni la pioggia sembra aver concesso una tregua e le previsioni indicano un allentamento del maltempo. Tanto che alcune strutture, chiuse da alcuni giorni, sperano di riaprire per questo fine settimana. Nel frattempo però, sia dallo zoo di Wroclaw che da quello di Bratislava arriva l’appello per la ricerca volontari. Che aiutino lo staff a preparare sacchi di sabbia a mo’ di paratie nel primo caso, che offrano braccia e badili per drenare l’acqua e rimettere in piedi le zone danneggiate nel secondo.
“Quest’anno – fa sapere in una nota lo zoo di Bratislava, situato quasi al confine tra Slovacchia e Austria – avevamo intrapreso un’importante ristrutturazione delle nostre strutture, come quella degli orsi bruni. Abbiamo aperto un ristorante interno al parco e stiamo costruendo altri tre reparti per gli animali. Nel corso dell’anno – prosegue il parco zoologico, che si estende per 36 ettari e ospita circa 300.000 visitatori l’anno – i visitatori sono aumentati, il pubblico ci ha supportato negli sforzi d’investimento e ci aspettavamo un bellissimo autunno. Ora, dobbiamo tirarci su le maniche e ripulire tutto dal fango. Per questo abbiamo bisogno del tuo aiuto”. Lo zoo, che non ha subito danni agli animali, chiede che ogni volontario sia maggiorenne, si doti di scarponi impermeabili o stivali e preferibilmente, arrivi già dotato di pala, rastrello e guanti.
Precauzionale è invece la situazione al parco zoologico di Breslavia, in Polonia, dove l’appello per la ricerca volontari ha riscosso un gran successo e più di 50 persone sono al lavoro per riempire i sacchi di sabbia e costruire le paratie a sentieri e infrastrutture, nel caso del ritorno dell’acqua.
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